Programma in formato Excel per Gestire Rintracciabilità, Costi di Produzione e Giacenze di Magazzino
Programma in formato excel versatile, semplice ed intuitivo per gestire i costi, la rintracciabilità e le giacenze
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Il Regolamento UE 2017/2158 stabilisce le misure preventive da adottare per ridurre i livelli di acrilammide in talune categorie di prodotti alimentari che, a causa dello loro composizione e del processo di trasformazione al quale sono sottoposti, sono considerati a rischio. Devono attenersi alle prescrizioni del regolamento le rosticcerie, i ristoranti, le pizzerie (ne ho parlato nell’ articolo: Regolamento (UE) 2017/2158: prescrizioni per ristoranti, panifici, rosticcerie, pizzerie), le aziende che producono patatine fritte e snacks a base di patate (ne ho parlato nell’ articolo: Regolamento Acrilammide: disposizioni per le aziende che producono patatine fritte e snack a base di patate), le aziende che tostano e confezionano il caffè e che producono succedanei del caffè, le aziende che producono pane, prodotti da forno fini, e cereali per la prima colazione.
In questo articolo descrivo le prescrizioni per i panifici e per le aziende che realizzano prodotti da forno fini e cereali per la prima colazione.
Il Regolamento UE 2017/2158 dispone differenti misure di attenuazione dei livelli di acrilammide nei prodotti alimentari in relazione alla tipologia e dimensione aziendale e fa una distinzione tra operatori del settore alimentare che svolgono attività di vendita e somministrazione al dettaglio o riforniscono direttamente solo gli esercizi locali di vendita al dettaglio (ristoranti, rosticcerie, pizzerie, piccoli panifici) ed aziende alimentari, prevalentemente di medie e grandi dimensioni che, viceversa, operano su territorio più vasto. Per queste ultime sono previste misure più rigorose; ne parlo in questo articolo facendo riferimento alle aziende che producono patatine fritte e snack a base di patate.
L’ 11 Aprile 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE 2017/2158 della Commissione Europea riguardante le azioni preventive da adottare per contenere i livelli di acrilammide in taluni prodotti alimentari; ho già trattato l’ argomento nell’ articolo: Regolamento UE 2017/2158 che istituisce misure di attenuazione e livelli di riferimento dell’ acrilammide in taluni prodotti alimentari.
In questo articolo parlo delle azioni preventive che devono mettere in atto i titolari di ristoranti, pizzerie, rosticcerie, pasticcerie, panifici, ecc. Ma prima di tutto, cerchiamo di capire cosa è l’ acrilammide, in quali prodotti alimentari si può riscontrare e perchè.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 26 febbraio 2018 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e del Ministero dello Sviluppo Economico del 16 Novembre 2017 riguardante l’ applicazione dell’ articolo 26 del Regolamento UE 1169/2011 ai prodotti a base di pomodoro; esso stabilisce una serie di casi in cui vi è l’ obbligo di dichiarare in etichetta il Paese di origine degli ingredienti utilizzati per la realizzazione dei prodotti preconfezionati destinati al consumatore finale. Tra questi vi è il caso in cui l’ ingrediente è presente in quantità superiore al 50% rispetto al peso del prodotto finito (l’ ingrediente viene definito “primario”) ed il caso in cui il prodotto finito è costituito da un solo ingrediente.
In questo articolo descrivo i punti salienti del suddetto Decreto.
Il 9 Maggio 2018 entrerà in vigore il Decreto Legislativo N° 231, del 15 dicembre 2017 . Esso stabilisce le sanzioni conseguenti alla violazione delle disposizioni previste dal regolamento UE 1169/2011 in merito alle informazioni da riportare sulle etichette dei prodotti alimentari preimballati (NE HO PARLATO QUI) ed all’ adeguamento di talune norme nazionali alle disposizioni dettate dallo stesso Regolamento UE 1169/2011; con la sua entrata in vigore viene abrogato il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109.
Quali sono le disposizioni dettate da norme nazionali che devono adeguarsi alle disposizioni del Regolamento UE 1169/2011? Quali sanzioni sono previste in caso di inadempienze? Ne parlo in questo articolo.
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana dell’ 8 febbraio 2018, il Decreto Legislativo N° 231 del 15 dicembre 2017 riguardante le sanzioni per violazione delle disposizioni del regolamento UE 1169/2011. Esso entrerà in vigore entro 90 giorni dalla data di pubblicazione; vale a dire ai primi di Maggio 2018. In cosa consistono le sanzioni? Quali sono le violazioni sanzionabili? Come evitarle? Lo descrivo in questo articolo.
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