I betaglucani sono fibre alimentari solubili particolarmente abbondanti nei cereali (in particolare nei tessuti tegumentali). Quale è il loro ruolo nella dieta? Scoprilo leggendo l’ articolo.
Se introdotti con la dieta in opportune quantità, i betaglucani contribuiscono a contrastare l’ obesità, riducono il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e contribuiscono a mantenere basso il livello di colesterolo nel sangue; in particolare, i betaglucani presenti nell’ orzo e nell’ avena, contribuiscono a ridurre il tasso di colesterolo cattivo (colesterolo LDL).
Secondo L’ EFSA (L’ ente Europeo per la Sicurezza Alimentare), è vero che i betaglucani aiutano a controllare il tasso di colesterolo ma a condizione che ne vengano assunti almeno 3 grammi al giorno, quindi, gli alimenti che vogliono vantarsi degli effetti benefici dei betaglucani devono specificare in etichetta che i benefici per l’ organismo si ottengono solamente assumendoli, regolarmente, nei quantitativi suddetti.
Il ruolo dei betaglucani di orzo e avena sulla colesterolemia è disciplinato a livello europeo dai Reg. UE 1160/2011 e Reg. UE 1048/2012, che prevedono di poter evidenziare l’effetto sulla riduzione del colesterolo per consumi regolari di 3 g/giorno.
In accordo con le disposizioni normative comunitarie, il claim sulla riduzione del colesterolo può essere utilizzato per i prodotti alimentari che contengono almeno 1 g di betaglucani per porzione quantificata.
La questione se i betaglucani abbiano effettivamente la capacità di tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue fu sollevata, circa 1 anno fa, da un consumatore il quale si rivolse alla redazione del sito “IL FATTO ALIMENTARE” per chiedere se era vero che i crakers al riso soffiato integrali “RisoSuRiso” della ditta GALBUSERA avevano la proprietà di ridurre il colesterolo nel sangue, come era riportato in etichetta.
La redazione del sito, girò la domanda alla GALBUSERA: LEGGI LA RISPOSTA