PREMESSA
Il bisfenolo A è un composto chimico costituito da 2 molecole di fenolo largamente utilizzato nella produzione di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti fin dagli anni ’60; esso si trova comunemente nelle bottiglie di plastica dell’ acqua minerale, nei contenitori dei prodotti alimentari, nel rivestimento delle scatolette di tonno, ecc.
Diversi studi hanno evidenziato che il Bisfenolo A può avere ripercussioni negative sulla salute umana perchè ha la capacità di imitare gli estrogeni, ormoni che svolgono un ruolo fondamentale nell’ organismo umano: quando è presente nell’ organismo umano, può legarsi ai recettori degli estrogeni e interferire con l’equilibrio ormonale.
Studi sugli animali hanno dimostrato che il Bisfenolo A può interrompere la normale funzione riproduttiva, portando a una riduzione del numero di spermatozoi e ad una diminuzione della fertilità. Sebbene questi studi non siano stati replicati in modo definitivo sugli esseri umani, hanno sollevato notevoli preoccupazioni circa il potenziale impatto sulla fertilità umana.
Altri studi sugli animali hanno dimostrato che l’esposizione al Bisfenolo A durante le fasi critiche dello sviluppo può portare a varie anomalie, come cambiamenti neurologici e comportamentali, disturbi del sistema riproduttivo e persino un aumento del rischio di alcuni tumori.
Inoltre, il Bisafenolo A è stato implicato nei disordini metabolici, tra cui l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari. Gli studi hanno collegato l’esposizione al Bisfenolo A alla resistenza all’insulina, all’alterazione del metabolismo del glucosio e all’aumento del peso corporeo.
DIVIETO DELL’ UTILIZZO DEL BISFENOLO A
A fronte di quanto detto in premessa, alcuni Paesi, tra cui il Canada, l’Unione Europea e diversi stati degli Stati Uniti, hanno vietato o limitato l’uso del Bisfenolo A in alcuni prodotti; nel 2011 l’ Unione Europea ne ha vietato l’ utilizzo per la produzione di biberon di plastica, nel 2018 il divieto è stato esteso agli imballaggi destinati a contenere alimenti per i neonati e per i bambini di età inferiore ai tre anni.
Infine, l’Unione Europea ha esteso il divieto di utilizzo del Bisfenolo A (BPA) a tutti i materiali che vengono a contatto con alimenti con l’ adozione del Regolamento Europeo 2024/3190 del 19 dicembre 2024.
Questo Regolamento fa seguito al parere dell’ EFSA , del 2023, con il quale affermava che “il BPA negli alimenti rappresenta un rischio per la salute, costituendo motivo di preoccupazione per i consumatori di tutte le fasce d’età” e, per il motivo suddetto, aveva abbassato la dose giornaliera tollerabile (TDI) di 20mila volte, portandola a 0,2 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo.