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Il claim “Senza Glutine” sulle etichette dei prodotti alimentari è diventato sempre più comune negli ultimi anni, in risposta alla crescente richiesta di prodotti adatti alle persone affette da intolleranza al glutine o malattia celiaca. Tuttavia, l’utilizzo di questo claim è regolamentato per garantire la corretta informazione e la sicurezza dei consumatori. In questo articolo, esamineremo la definizione del claim “Senza Glutine” e le sue implicazioni, nonché le regole della normativa italiana sulle etichette dei prodotti alimentari.

La definizione del claim “Senza Glutine” e le sue implicazioni

Il claim “Senza Glutine” si riferisce a prodotti alimentari che contengono meno di 20 parti per milione (ppm) di glutine. Questa quantità è considerata sicura per le persone affette da malattia celiaca, in quanto livelli così bassi di glutine non causano reazioni avverse nel loro organismo. Tuttavia, è importante sottolineare che il claim “Senza Glutine” non implica che il prodotto sia completamente privo di glutine, ma che la quantità presente è al di sotto della soglia di sicurezza.

L’utilizzo del claim “Senza Glutine” sulle etichette dei prodotti alimentari è di fondamentale importanza per fornire informazioni corrette e affidabili ai consumatori. Le persone affette da malattia celiaca devono seguire una dieta rigorosa senza glutine per evitare danni all’intestino e sintomi spiacevoli. Pertanto, il claim “Senza Glutine” consente loro di individuare facilmente i prodotti adatti alle loro esigenze e di fare scelte alimentari sicure. Tuttavia, è importante che i produttori rispettino rigorosamente le regole stabilite dalla normativa per garantire l’accuratezza del claim e la sicurezza dei consumatori.

Le regole della normativa italiana sulle etichette dei prodotti alimentari

La normativa italiana stabilisce precise regole sull’utilizzo del claim “Senza Glutine” sulle etichette dei prodotti alimentari. I produttori devono sottoporre i loro prodotti ad analisi specifiche per valutare la presenza di glutine e garantire che i livelli siano inferiori a 20 ppm. Inoltre, i produttori devono ottenere la certificazione da parte di un laboratorio accreditato che attesti la conformità del prodotto alle norme stabilite.

È importante sottolineare che la normativa italiana considera il claim “Senza Glutine” come una dichiarazione volontaria da parte dei produttori e non obbligatoria. Tuttavia, se un produttore decide di utilizzare il claim, deve rispettare le regole stabilite per garantire l’accuratezza delle informazioni fornite ai consumatori. In caso di violazione di tali regole, i produttori possono essere soggetti a sanzioni e il prodotto può essere ritirato dal mercato.

In conclusione, l’utilizzo del claim “Senza Glutine” sulle etichette dei prodotti alimentari è regolamentato per garantire l’accuratezza delle informazioni fornite ai consumatori e la sicurezza delle persone affette da malattia celiaca. La normativa italiana stabilisce una precisa definizione del claim e richiede che i produttori sottopongano i loro prodotti ad analisi specifiche e ottengano la certificazione da parte di un laboratorio accreditato. Sebbene il claim “Senza Glutine” non sia obbligatorio, la sua presenza sulle etichette facilita notevolmente le scelte alimentari delle persone affette da malattia celiaca, consentendo loro di individuare facilmente i prodotti adatti alle loro esigenze.


Se vuoi approfondire l’ argomento, ti consiglio la lettura di questo articolo dell’ avvocato Dario Dongo, tra i maggiori esperti di normativa alimentari in Italia: