QUALI SONO I DOLCIFICANTI ALTERNATIVI AMMESSI DALLA NORMATIVA EUROPEA
I dolcificanti alternativi ammessi dalla normativa europea sono stabiliti dal regolamento CE 1333/2002. Qui sotto, puoi vedere l’ elenco di quelli ammessi:
Ovviamente, non sono ammessi in tutte le categorie di alimenti e, pertanto, se vuoi sapere se li puoi utilizzare devi consultare il suddetto regolamento CE 1333/2002.
In ogni caso, se utilizzi i dolcificanti alternativi nel tuo prodotto, nella denominazione del prodotto devi specificare “con edulcoranti” se utilizzi solo i dolcificanti alternativi oppure “con zuccheri ed edulcoranti” se utilizzi i dolcificanti alternativi in associazione con zucchero, glucosio, fruttosio, sciroppo di glucosio, ecc.
Di seguito, riporto alcune informazioni riguardanti l’ impatto che possono avere i dolcificanti alternativi più utilizzati, sia sul prodotto che sulla salute dei consumatori.
SACCARINA
Le ricerche compiute sulle cavie nei primi anni Settanta dimostrarono l’esistenza di un collegamento tra la saccarina e il tumore alla vescica; per questo motivo, tutti gli alimenti che la contenevano dovevano riportare in etichetta la dicitura “Può provocare danni alla salute. Questo prodotto contiene saccarina, causa di tumori nelle cavie da laboratorio” ma gli studi successivi condotti sull’ uomo non hanno ricavato prove sufficienti a sostegno di questa tesi e, pertanto, si giunse alla conclusione che l’ ingestione della saccarina, alle dosi normalmente presenti negli alimenti non costituiva un pericolo per la salute umana.
La saccarina non viene quasi piu’ utilizzata dall’ industria alimentare e tra i motivi vi è il fatto che essa possiede un retrogusto metallico ed amarognolo; è stata, quindi, soppiantata da altri dolcificanti.
ASPARTAME
Le polemiche, comunque, non si sono placate e l’Efsa, dovendo tener conto delle preoccupazioni dell’opinione pubblica, ha predisposto altre valutazioni
CICLAMATI
Il ciclamato viene generalmente utilizzato in associazione con altri dolcificanti quali l’ aspartame, la saccarina e l’ acesulfame k ma può essere anche usato come agente aromatizzante. In particolare, quando utilizzato insieme alla saccarina, il potere edulcorante di entrambi viene potenziato: è stato, infatti, osservato il 10-20% di aumento del loro potere dolcificante.
Per la riapprovazione del ciclamato negli USA, è stata presentata una petizione alla FDA.
ACESULFAME K
Altri effetti collaterali non ne ha; gli studi fino ad ora effettuati portano a concludere che l’ acesulfame K non ha proprietà cancerogene, quindi, è un dolcificante sicuro.
SUCRALOSIO
Il suo potere dolcificante è molto elevato: circa 600 volte quello del saccarosio. Per questo motivo viene utilizzato in quantità molto piccole; ciò comporta problemi di dosaggio e, pertanto, viene supportato dalle maltodestrine.Negli ultimi anni il sucralosio sta riscuotendo un successo sempre maggiore e sta soppiantando l’ aspartame, per vari motivi:
- è stabile alle alte temperature e si presta bene per dolcificare i prodotti alimentari che, come i prodotti da forno, sono sottoposti a processo di cottura, in conseguenza del quale, almeno in superficie, le temperature possono raggiungere valori pari a 150 – 200 °C.
- ha un sapore molto simile al saccarosio; inoltre, il sapore dolce non diminuisce nel tempo, come succede per altri dolcificanti artificiali
- non viene metabolizzato dall’ organismo umano, non interagisce con i processi biochimici dell’ organismo umano e, in definitiva, non ha effetti collaterali.
Il sucralosio è stato oggetto di molti studi finalizzati ad evidenziare la possibile tossicità; i risultati di tali studi evidenziano che non presenta nessun effetto negativo sulla salute umana ed è, quindi, da ritenersi sicuro.
LA STEVIA
CONCLUSIONI
Le informazioni veritiere sono quelle che ci danno le agenzie ufficiali sulla sicurezza alimentare, la FDA per gli Stati Uniti d’ America, la EFSA per l’ Unione Europea, ecc. ed esse ci dicono che i dolcificanti artificiali alternativi al saccarosio, assunti alle dosi raccomandate non sono nocivi per la salute umana.