Cosa sono le fibre alimentari e che ruolo hanno nell‘ alimentazione dell’ uomo? Lo spiego nell’ articolo.

Sotto la denominazione di fibre alimentari, vengono raggruppate una serie di sostanze organiche presenti nella frutta, nelle verdure, nei cereali e nei legumi. In particolare, le fibre vengono classificate in:

  • fibre solubili (inulina, oligofruttosio, pectine, gomme, mucillagini)
  • fibre insolubili (pentosani, lignina, cellulose)

Le fibre solubili si trovano principalmente nella frutta, nelle verdure e nei legumi. A contatto con l’ acqua formano un gel, contribuiscono a regolarizzare il tasso di colesterolo e di glucosio nel sangue, hanno un effetto prebiotico (favoriscono la flora batterica intestinale), non hanno  effetto lassativo.

Le fibre insolubili, viceversa, si trovano principalmente nei cereali; nell’ intestino esplicano una duplice funzione: stimolano la peristalsi intestinale e assorbono acqua rendendo le feci più morbide. Ne deriva l’ effetto lassativo.

L’ autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha stabilito, per l’ individuo adulto, una dose di 25 grammi/giorno di fibre alimentari per mantenere la normale funzionalità dell’ intestino.
Assunzioni di fibre alimentari in quantitativi superiori non hanno controindicazioni; anzi, hanno sicuramente un effetto benefico in quanto riducono il rischio di malattie cardiovascolari, di diabete tipo 2 e costituiscono un valido alleato per il mantenimento del peso forma.
In definitiva, per assumere una quantità sufficiente di fibre bisogna fare un largo consumo di frutta, verdura, cereali e legumi.