L‘ arsenico, se assunto in quantità eccessive attraverso gli alimenti, può provocare danni molto seri alla salute. La tossicità dipende dalla forma chimica in cui si trova nell’ alimento. Ad esempio, l‘ Arsenico elementare (As) non viene assorbito dall’ organismo e non provoca danni; anche l’ Arsenico organico, naturalmente presente nei pesci e frutti di mare, è innocuo.
Ben altra cosa è l’ arsenico inorganico presente negli stati di ossidazione +3 (tetravalente) e +5 (pentavalente). In questo caso l’ arsenico si accumula a livello cutaneo, nei muscoli, nel tessuto osseo e nel feto (nel caso delle donne in gravidanza).
Si può manifestare una tossicità acuta, dovuta all’ ingestione in unica soluzione di grandi quantità di arsenico, i cui sintomi sono:
- Vomito;
- Diarrea;
- Dolore muscolare;
- Debolezza;
- Comparsa di eritemi sulla pelle;
Oppure, una tossicità cronica, dovuta all’ esposizione a quantità ridotte ma per periodi prolungati i cui sintomi sono:
- Lesioni della pelle;
- Malattie vascolari;
- Tumore maligno alla pelle;
Non mi dilungo ulteriormente sulla tossicità dell’ arsenico ma chi vuole approfondire l’ argomento può farlo scaricando gratuitamente la GUIDA ISPESL
Un’ attenzione particolare deve essere rivolta al riso ed ai prodotti derivati del riso (gallette di riso, alimenti per celiaci, alimenti per l’ infanzia a base di riso, ecc.) perchè in essi l’ arsenico può essere presente in quantitativi piuttosto elevati. Ciò è stato evidenziato da analisi condotte dalle autorità di controllo tedesche, che hanno anche rilevato come il livello di arsenico sia più alto nei prodotti a base di riso che nel riso tal quale; in effetti, che l’arsenico inorganico fosse presente nel riso in quantitativi superiori alla norma è noto da molto tempo ed è oggetto di studio da parecchi anni.
Come si può facilmente immaginare, i soggetti piu’ a rischio sono i celiaci, che consumano più riso e prodotti derivati e i bambini, il cui organismo è più esposto ai danni dell’assunzione di arsenico inorganico rispetto a quello degli adulti. Ai bambini è importante evitare il consumo esclusivo di alimenti a base di riso: ad esempio, il latte di riso non deve rappresentare il sostituto del latte vaccino o materno e le pappe di riso devono essere alternate con prodotti a base di altri cereali.
La Commissione Europea, ha valutato i risultati degli studi, che portano tutti alla stessa conclusione, ed ha approvato i nuovi limiti massimi relativi all’ arsenico inorganico nel riso e nei prodotti derivati (cialde, crakers, gallette, dolci). E’ lecito domandarsi come mai l’ Unione Europea abbia preso provvedimenti solo a seguito dei risultati delle analisi delle autorità di controllo tedesche, ma non rientra nelle finalità del post.
Tali limiti entreranno in vigore il 1 gennaio 2016
I limiti sono:
- 0,20 e 0,25 mg/kg, rispettivamente, nel riso e nel riso parboiled o integrale,
- 0.30 mg/kg per la biscotteria a base di riso,
- 0.10 mg/kg per i prodotti destinati ai bambini
Inoltre, sono in corso studi sui metodi di coltivazione che permettono di ridurre l’assorbimento di arsenico da parte del cereale: questi studi riceveranno un ulteriore impulso per la necessità di rispettare i nuovi limiti europei. I produttori dovranno porre una maggiore attenzione al problema: e ciò rappresenta un grande passo avanti nel campo della sicurezza alimentare.
Per info piu’ dettagliate sull’ argomento potete contattarmi per e-mail: gelsomino.panico@gmail.com o telefonicamente: 347-8323703
Dott. GELSOMINO PANICO, Titolare di AEA CONSULENZE