Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che prevede sanzioni amministrative per gli operatori del settore alimentare che non rispettano le prescrizioni dettate dal regolamento UE 1169/2011 in merito alla fornitura delle informazioni da riportare sulle etichette dei prodotti alimentari.

Come creare l'etichetta di un prodotto alimentare

Il decreto prevede che l’ ente preposto alla erogazione delle sanzioni è il dipartimento dell’ ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti alimentari facente capo al  ministero delle politiche agricole e forestali: ICQRF.

Esso sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana,  ma  noi possiamo dare qualche anticipo sul contenuto:

  • Sono previste sanzioni amministrative la cui entità varia in funzione del tipo di inadempienza;
  • Le sanzioni si applicano agli operatori del settore alimentare così come definiti all’ articolo 8 punto 1 del regolamento UE 1169/2011: “L’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti è l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto o, se tale operatore non è stabilito nell’Unione, l’importatore nel mercato dell’Unione”.  Se, ad esempio, l’ operatore A si fa produrre e confezionare il prodotto, con il proprio marchio, dall’ operatore B, il responsabile delle informazioni è  l’ operatore A;
  • Nei confronti delle microimprese, le sanzioni sono ridotte fino alla metà. Si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro;
  • Nei confronti delle organizzazioni senza scopo di lucro, le sanzioni non vengono applicate, a patto che l’ inadempienza non riguardi l’ omissione della dichiarazione degli allergeni e/o della data di scadenza;

Nella tabella che segue viene riportato un riepilogo delle sanzioni:

tabella sanzioni orizzontale

Per quanto riguarda l’ adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della normativa europea, il decreto prevede:

  • Adeguamento della normativa nazionale a quanto previsto dalla direttiva 2011/91/UE relativa alle diciture che consentono di identificare la partita alla quale appartiene la derrata alimentare;
  • Disposizioni in materia di distributori automatici;
  • Disposizioni in materia di prodotti alimentari non preimballati;
  • Disposizioni in materia di prodotti non destinati al consumatore finale (B2B);

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