Devi esportare i tuoi prodotti alimentari negli USA e non sai come creare l’ etichetta a norma?

Tabelle dei valori nutrizionali

Abbiamo preparato una guida per creare le etichette a norma USA. Speriamo possa esserti utile!

VOTO: 4,7 su 5 (Eccezionale)

Devi creare le etichette per esportare i tuoi prodotti alimentari in America? Con questa guida ti spiego quali informazioni devi riportare e come devono essere predisposte le tabelle dei valori nutrizionali.

Ma prima di andare avanti con la lettura della guida, ti consiglio di guardare i nostri prodotti digitali; centinaia di aziende alimentari e liberi professionisti soddisfatti li stanno utilizzando.

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In questa guida descrivo le regole da applicare per l’ etichettatura dei prodotti alimentari destinati al mercato Americano; premetto che la normativa al riguardo è molto complessa, vi sono molti aspetti da prendere in considerazione e, pertanto, per chi volesse approfondire ulteriormente rimando alla fonte utilizzata per l’ approntamento della guida:

IL SITO DELL’ FDA – CODICE DEI REGOLAMENTI FEDERALI-TITOLO 21

Ti ricordo, anche, che se vuoi, puoi avvalerti del Nostro servizio di approntamento etichette.

COME DEVE ESSERE IMPOSTATA L’ ETICHETTA U.S.A.

LE AREE DEL PACKAGING

La normativa americana sull’ etichettatura dei prodotti alimentari prevede la suddivisione dello spazio presente sulla confezione in:

  • Area di visualizzazione
  • Area delle informazioni

Di seguito, la descrizione delle suddette aree.

AREA DI VISUALIZZAZIONE

L’ area di visualizzazione è l’ area della confezione mostrata al consumatore quando il prodotto alimentare viene esposto nel punto vendita.

Essa deve essere sufficientemente grande in modo tale da contenere tutte le informazioni obbligatorie che devono essere chiaramente visibili e non si devono confondere con la grafica.

Mentre è relativamente semplice stabilire l’ area di visualizzazione di una confezione di forma parallelepipeda, non si può dire altrettanto per confezioni di forme differenti.

Se la confezione è un contenitore cilindrico (ad esempio, scatoletta di tonno), l’ area di visualizzazione, deve essere come minimo pari al 40% della superficie laterale del suddetto contenitore.

Nel caso di confezioni di forme differenti, ad esempio, una forma di formaggio, l’ area di visualizzazione potrebbe essere la superficie superiore a condizione che essa rappresenti almeno il 40% della superficie totale.

DICHIARAZIONI DA RIPORTARE NELL’ AREA DI VISUALIZZAZIONE

Nell’ area di visualizzazione devono essere obbligatoriamente riportate:

  • la denominazione del prodotto 
  • la quantità nominale
  • facoltativamente, la lista ingredienti

La denominazione del prodotto, analogamente a quanto previsto  dalla normativa UE (Regolamento UE 1169/2011), può essere:

  • una denominazione legale
  • una denominazione usuale
  • una denominazione descrittiva

Se il prodotto viene commercializzato in varie forme (ad esempio: intero, in polvere, a fette), ciò deve essere dichiarato; tuttavia, l’ obbligo non c’è se la forma del prodotto è visibile dall’ esterno o se la si intuisce per mezzo di immagini.

La denominazione del prodotto deve essere riportata in grassetto, i caratteri devono avere una dimensione appropriata e deve essere parallela alla base di appoggio della confezione (quindi, niente scritte obblique o verticali).

AREA DELLE INFORMAZIONI

L’ area delle informazioni è posizionata a destra dell’ area di visualizzazione.

Tuttavia, ci possono essere delle eccezioni: 

Se l’ area della confezione situata a destra dell’ area di visualizzazione è troppo piccola per contenere le informazioni necessarie oppure non è utilizzabile (ad esempio, per la presenza di lembi piegati), l’ area delle informazioni sarà quella immediatamente successiva.

Se la confezione ha altre aree di visualizzazione in aggiunta all’ area di visualizzazione principale, l’ area delle informazioni può stare a destra di una qualsiasi delle aree di visualizzazione.

Se l’area di visualizzazione è sulla parte superiore della confezione e, se quest’ ultima non ha aree di visualizzazione alternative, l’ area delle informazioni può essere una qualsiasi area adiacente. Ad esempio, se la confezione è una scatola di forma parallelepipeda e l’ area di visualizzazione si trova sulla faccia superiore, l’ area delle informazioni può stare in una qualsiasi delle facce laterali.

INFORMAZIONI LEGALI DA RIPORTARE IN ETICHETTA

LISTA INGREDIENTI

Riportiamo, di seguito, alcune regole di cui bisogna tenere conto nella dichiarazione degli ingredienti:

Gli ingredienti devono essere elencati in ordine decrescente di quantità; essi possono essere elencati sia nell’ area di visualizzazione, sia nell’ area delle informazioni.

Quando gli ingredienti sono presenti in quantità pari o inferiori al 2%, l’ordine ponderale decrescente non si applica, purchè venga riportata una frase del tipo: “contiene meno del 2%” seguita dall’ elenco dei suddetti ingredienti.

Il nome dell’ ingrediente deve essere specifico e non generico (ad esempio: “olio di palma” non può essere dichiarato come “olio vegetale”).

Nel caso di prodotti contenenti più sostanze grasse si può riportare una dicitura del tipo: “oli e grassi ” seguita da una dicitura che ne indica l’ origine (vegetale, animale, marina) e la tipologia. Ad esempio: “oli e grassi vegetali (olio di semi di girasole, olio di palma, olio di cocco)”.

Se il prodotto contiene oli o grassi completamente idrogenati, bisogna specificarlo facendo seguire al nome dei grassi il termine “idrogenati”; se, invece i suddetti oli o grassi sono parzialmente vegetali bisogna specificare con il termine “parzialmente idrogenati”.

DATI DEL PRODUTTORE, DEL CONFEZIONATORE E DEL DISTRIBUTORE

Bisogna riportare i dati del produttore (e dell’ eventuale confezionatore, se diverso dal produttore).

Se il produttore non coincide con la società responsabile delle informazioni in etichetta, bisogna far precedere al nome dell’ anzidetta società, una dicitura che, a seconda dei casi, può essere: “Prodotto per.. (nome della società che figura in etichetta)” oppure: “Distribuito da..(nome della società che figura in etichetta)”.

La dichiarazione della sede legale del responsabile delle informazioni in etichetta deve prevedere: la Città, lo Stato e il C.A.P.

DICHIARAZIONE DELLA QUANTITA’ NETTA

La dichiarazione della quantità netta segue delle regole ben precise che descrivo di seguito:

La quantità netta deve essere riportata nell’ area di visualizzazione che, come detto sopra, è l’ area della confezione mostrata al consumatore quando il prodotto è esposto sullo scaffale del punto vendita.

Essa può essere espressa in peso, volume, pezzi o, anche, una combinazione di tali unità di misura (ad esempio, peso e pezzi), a seconda dello stato fisico del prodotto (liquido, solido, viscoso, semisolido, ecc.).

Per i prodotti solidi si usa normalmente l’ oncia. Il fattore di conversione grammi-oncia è il seguente: 1 kg = 35,27 once

Per i prodotti alimentari liquidi, invece, si utilizza il gallone americano, il quarto, la pinta oppure l’ oncia fluida. I fattori di conversione sono i seguenti:

1 litro = 0,26 galloni americani = 1,06 quarti americani = 2,11 pinte americane = 33,8 once fluide americane.

Alcuni esempi di espressione della quantità netta:

Il peso di un prodotto alimentare solido di 170g si esprime con “Net wt. 6 oz” oppure “6 oz Net wt

Il peso di un prodotto alimentare liquido di  177 cc si esprime con “6 fl oz” oppure: “Net contents 6 fl oz”

Il peso di un prodotto alimentare di 680 g si può esprimere nei seguenti modi:  “Wt. 24 oz netto (1 lb 8 oz)“,  “Wt. 24 oz (1 1/2 lb)”,  oppure “Net Wt. 24 oz (1.5 lb)”.

Se la quantità netta viene espressa in pezzi ma non fornisce informazioni sufficienti riguardo alla quantità effettivamente presente nella confezione, bisogna integrare tale informazione con il peso del singolo pezzo. Ad esempio, se il prodotto in questione è una vaschetta contenente 6 merendine dal  peso di 1 oncia/cad., la quantità netta deve essere espressa così: 6 pieces ( 1 Oz./each)

La quantità netta deve essere riportata nell’ area di visualizzazione; se la confezione ha aree di visualizzazione aggiuntive, essa deve essere riportata anche su ognuna di esse.

Nell’ area di visualizzazione della confezione, la quantità netta deve comparire ben separata dalle altre informazioni. Lo spazio sovrastante e sottostante che separa la dichiarazione della quantità netta dalle altre informazioni deve essere come minimo uguale all’altezza dei caratteri utilizzati per tale dichiarazione, mentre, lo spazio a destra e a sinistra deve essere almeno il doppio della lettera N del font utilizzato per la dichiarazione del peso netto.

La dichiarazione della quantità netta deve essere posizionata all’ interno del 30% inferiore dell’ area di visualizzazione (salvo il caso in cui l’ area di visualizzazione ha un’ area uguale  o inferiore a 5 pollici quadrati) e deve essere in parallelo alla superficie di appoggio (niente scritte obblique o verticali).

Nel caso di prodotti sottopressione il cui contenuto  viene espulso con l’ impiego di sostanze propellenti (ad esempio, la panna montata in bomboletta), la quantità netta comprende anche il propellente utilizzato.

La dichiarazione della quantità netta deve essere riportata in grassetto, con caratteri ben evidenti ed in netto contrasto con i caratteri utilizzati per le altre informazioni.

L’ altezza della “o” minuscola deve essere proporzionata all’ area di visualizzazione, come descritto nella seguente tabella:

AREA DI VISUALIZZAZIONE
in pollici quadrati (1 pollice quadrato = 6,45 cm quadrati)
ALTEZZA DELLA “o” MINUSCOLA
in pollici (1 pollice = 25,4 mm)
Uguale o inferiore a 5 pollici quadratiMinimo 1/16 di pollice
Tra 5 e 25 pollici quadratiMinimo 1/8 di pollice
Tra 25 e 100 pollici quadratiMinimo 3/16 di pollice
Tra 100 e 400 pollici quadratiMinimo 1/4 di pollice
Superiore a 400 pollici quadratiMinimo 1/2 pollice

DICHIARAZIONE DELLE SOSTANZE ALLERGENICHE

A differenza di quanto prevede il Regolamento Europeo (regolamento UE 1169/2011), secondo il quale esistono 14 classi di sostanze allergeniche, la normativa americana ne prevede soltanto 8; sono le seguenti:

  • grano (compreso il farro)
  • uova
  • latte
  • pesci
  • crostacei
  • frutta a guscio
  • arachidi
  • soia

Dunque, la normativa non fa riferimento al glutine come sostanza allergenica, visto e considerato che cereali contenenti glutine come la segale, l’ avena, l’ orzo, non vengono considerate tali.

In realtà, anche il sesamo viene annoverato tra le sostanze allergeniche, anche se non si capisce come mai non è nella suddetta lista e, a tale scopo, è stata pubblicata una linea guida per indurre i produttori a dichiararlo in etichetta, seppure su base volontaria.

Si prevede che prima o poi anche la dichiarazione del sesamo come sostanza allergenica diventi obbligatoria; pertanto, se devi approntare le etichette per l’ esportazione negli USA, è meglio che lo dichiari, se presente nel prodotto.

La frutta a guscio viene considerata allergene come nella normativa europea; tuttavia, vengono inclusi in questa categoria dei frutti che non sono inclusi dalla normativa europea, ad esempio, le castagne, i pinoli e il cocco.

MODALITA’ DI DICHIARAZIONE DELLE SOSTANZE ALLERGENICHE

Le sostanze allergeniche devono essere indicate nella lista ingredienti con un carattere diverso dagli altri caratteri (in analogia a quanto prevede la normativa Europea). Qualora, in un determinato ingrediente, non sia chiara la presenza di un’allergene, bisogna specificarlo tra parentesi.  Ad esempio, se ho negli ingredienti il burro, bisogna specificare INGREDIENTI: ………BURRO(contiene proteine del LATTE)……..

In alternativa (quindi, non obbligatoriamente) sotto la lista ingredienti si possono elencare le sostanze allergeniche con una dicitura tipo: “Contiene LATTE, UOVA, ecc.”

DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER I PRODOTTI BIOLOGICI

QUALI INFORMAZIONI DEVONO ESSERE RIPORTATE PER I PRODOTTI BIOLOGICI

Se vuoi esportare i tuoi prodotti biologici negli Stati Uniti d’ America, devi aderire allo schema di certificazione NOP (National Organic Programme), accreditato dall’ USDA.

Puoi utilizzare il logo “USDA ORGANIC” purchè tu sia classificato come operatore “100% ORGANIC” oppure “ORGANIC”

  • 100% ORGANIC (100% BIOLOGICO), significa che il 100% degli ingredienti del prodotto proviene da agricoltura biologica;
  • ORGANIC (BIOLOGICO), significa che almeno il 95 % degli ingredienti del prodotto proviene da agricoltura biologica; nel rimanente 5 % possono essere inclusi ingredienti non agricoli (additivi e coadiuvanti tecnologici) indicati nelle liste Nazionali delle sostanze ammesse dal NOP ed ingredienti di origine agricola non biologici in accordo alle restrizioni indicate nelle liste nazionali delle sostanze ammesse dal NOP e qualora
    l’analoga forma biologica non sia disponibile;

Esiste, inoltre, un’ altra categoria: “MADE WITH ORGANIC INGREDIENTS”. I prodotti che rientrano in questa categoria non possono utilizzare il logo USDA. A questa classe appartengono quei prodotti che contengono almeno il 70 % di ingredienti provenienti da agricoltura biologica; nella rimanente percentuale possono essere inclusi ingredienti non agricoli (additivi e coadiuvanti tecnologici) indicati nelle liste Nazionali delle sostanze ammesse dal NOP ed ingredienti di origine agricola non biologici qualora l’analoga forma biologica non sia disponibile.
Il vino biologico contenente anidride solforosa può essere etichettato solamente all’interno di questa categoria, purché la stessa non ecceda le 100 ppm.

NOTA IMPORTANTE!
Per tutte le categorie di prodotti sopra elencati,  l’ acqua e il sale non devono entrare nel calcolo della percentuale degli ingredienti da agricoltura biologica e non devono essere contrassegnati come biologici o “organic”.

Logo USDA ORGANIC

Logo USDA Organic

Di seguito trovi una tabella riepilogativa delle informazioni aggiuntive che devono essere riportate sull’ etichetta di un prodotto biologico, qualora lo volessi esportare in America:

PARTE DELL’ ETICHETTA100% ORGANICORGANICMADE WITH ORGANIC INGREDIENTS
AREA DI VISUALIZZAZIONEÈ facoltativo riportare il termine “100% organic”, il logo USDA e quello dell’organismo di controlloÈ facoltativo riportare il termine “organic”, il riferimento alla % di prodotto biologico contenuto, il logo USDA e quello dell’organismo di controllo.
È facoltativo riportare la frase “made with organic ingredients” ove si possono elencare fino ad un massimo di tre ingredienti o gruppi alimentari biologici(*), il riferimento alla % di prodotto biologico (*) contenuto, il logo dell’organismo di controllo.
È proibito il logo USDA.
AREA DELLE INFORMAZIONIÈ facoltativo riportare il termine “100 % organic”, il logo USDA, indirizzo, telefono, fax e sito web dell’organismo di
controllo.
E’ obbligatorio riportare sotto la ragione sociale e l’indirizzo del trasformatore o dell’importatore del prodotto finito, la frase “Certified organic by …” e il nome dell’organismo di controllo riportato per esteso
È facoltativo riportare il termine “organic”, il riferimento alla % di ingredienti biologici(*), il logo USDA, indirizzo, telefono, fax e sito web dell’organismo di controllo.
E’ obbligatorio riportare sotto la ragione sociale e l’indirizzo del trasformatore o dell’importatore del prodotto finito, la frase “Certified organic by …” e il nome dell’organismo di controllo riportato per esteso.
È facoltativo riportare la frase “made with organic ingredients” ove si possono elencare fino ad un massimo di tre ingredienti o gruppi alimentari biologici(*), il riferimento alla % di prodotto biologico (*) contenuto, il logo dell’organismo di controllo. E’ obbligatorio riportare sotto la ragione sociale e l’indirizzo del trasformatore o dell’importatore del prodotto finito, la frase “Certified organic by …” e il nome dell’organismo di controllo riportato per esteso.
E’ proibito utilizzare il logo USDA.
LISTA INGREDIENTIÈ obbligatorio riportare l’elenco degli ingredienti in ordine decrescente ed accanto a ciascuno di essi può essere riportato il termine “organic”.È obbligatorio riportare l’elenco degli ingredienti in ordine decrescente ed accanto a ciascuno di essi deve essere riportato il termine “organic” o un asterisco che faccia riferimento al termine “organic”.È obbligatorio riportare l’elenco degli ingredienti in ordine decrescente ed accanto agli ingredienti biologici deve essere riportato il termine “organic” o un asterisco che faccia riferimento al termine “organic”.

DICHIARAZIONE DEI VALORI NUTRIZIONALI

TABELLA DEI VALORI NUTRIZIONALI STANDARD

Le regole per la dichiarazione dei valori nutrizionali dei prodotti alimentari negli ultimi anni sono profondamente cambiate; tale cambiamento si è reso necessario perchè è stato constatato che le vecchie tabelle dei valori  nutrizionali, in vigore dal 1994, non hanno dato grossi contributi alla diminuzione del tasso di obesità tanto diffuso negli Stati Uniti.

Le nuove regole sono diventate effettive a partire dal 26 luglio 2016 e devono essere applicate, oltre che dalle industrie alimentari Americane, anche da quelle che vogliono esportare in America. Per le aziende che fatturano meno di 10 milioni di dollari/anno, il termine ultimo di applicazione delle regole, è slittato al 26 luglio 2019.

Nell’ immagine sotto riportata vi è un esempio di come deve essere impostata la tabella dei valori nutrizionali americana secondo le nuove regole:

tabella valori nutrizionali usa

Analizziamo ora i vari aspetti della tabella dei valori nutrizionali

LAY OUT E CARATTERI

Le informazioni nutrizionali devono essere riportate in uno spazio incorniciato. Le linee devono essere nere e devono essere stampate su un colore bianco oppure su uno sfondo neutro anche di altro colore, purchè faccia da contrasto con i caratteri.

Tutte le informazioni dell’ etichetta nutrizionale devono essere riportate con unico carattere di facile lettura, utilizzando lettere maiuscole e minuscole.

La grandezza dei caratteri non deve essere inferiore a 8 punti; il termine “Calories” deve essere evidenziato in grassetto e la grandezza del carattere non deve essere inferiore a 16 punti; tuttavia, quando la superficie disponibile è piccola, il carattere può essere più piccolo, fino a 10 punti.

Il carattere dell’ indicazione numerica delle calorie non deve essere inferiore a 22 punti, tuttavia, quando lo spazio è poco si può scendere fino a 14 punti. Dove richiesto, come si vede dall’ immagine, i nutrienti devono essere riportati in grassetto.

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI

Una delle novità consiste nell’ obbligo di dichiarare i grammi di zuccheri aggiunti. Da notare che per “zuccheri aggiunti” si intendono non solo i monosaccaridi e disaccaridi aggiunti tal quale (destrosio, saccarosio, fruttosio) ma anche gli zuccheri aggiunti sotto forma di sciroppi, miele, succhi di frutta concentrati (specialmente mela ed uva).

La necessità di inserire nelle dichiarazioni i grammi di zuccheri aggiunti scaturisce soprattutto dal fatto che  gli zuccheri vengono consumati in quantità notevolmente superiori alle esigenze nutrizionali dell’ organismo umano a causa dell’ eccessivo consumo di bibite zuccherate, snack e dolci.

La FDA ha ritenuto opportuno prevedere l’ obbligo di questa dichiarazione con l’ auspicio che essa possa orientare i consumatori americani verso scelte alimentari più consapevoli sebbene tale decisione sia stata contestata dalle aziende alimentari, le quali sostengono che non vi sia nessuna differenza tra zuccheri aggiunti e zuccheri naturalmente presenti nell’ alimento.

Tuttavia, le autorità sanitarie sostengono che gli zuccheri aggiunti non hanno nessuna valenza dal punto di vista nutrizionale, ma contribuiscono solamente ad aumentare l’ incidenza di talune malattie come il diabete e le malattie cardiovascolari ed è, pertanto, giusto che il consumatore venga correttamente informato.

Diventa obbligatoria la dichiarazione della Vitamina D (importante perchè contribuisce alla calcificazione delle ossa)  e del Potassio (importante perchè mantiene sotto controllo la pressione sanguigna). La decisione scaturisce dal fatto che essi sono spesso carenti nella dieta dell’ americano medio.

Sono obbligatorie anche le dichiarazioni dei quantitativi di Calcio e di Ferro (già lo erano) mentre la dichiarazione dei quantitativi di Vitamine A e C e di altre vitamine e minerali è volontaria.

A differenza dell’ etichetta nutrizionale europea in cui,  se ci si limita a dichiarare solo i nutrienti obbligatori, non si è tenuti a dichiarare la % di assunzione rispetto al fabbisogno giornaliero, sulle etichette americane quest’ obbligo esiste; da notare, inoltre, che i fabbisogni giornalieri di taluni nutrienti, recentemente sono stati rivisti, come si può vedere nella tabella seguente:

valori di riferimento

ESPRESSIONE DEI VALORI NUTRIZIONALI

I valori nutrizionali vengono riferiti a SERVING SIZE  (porzione); vale a dire la quantità di prodotto ritenuta sufficiente a soddisfare le esigenze nutrizionali dell’ individuo adulto normale. La serving size varia da prodotto a prodotto; ciò è facilmente intuibile perchè, ad esempio, un mix di verdure per la preparazione di un minestrone non può essere paragonato, dal punto di vista nutrizionale, ad una torta tiramisu’;

La serving-size viene espressa sia in grammi che in frazione di CUP (tazza). La CUP equivale a 240 ml; la conversione da grammi a CUP  è diversa a seconda del prodotto. Ad esempio, una cup di formaggio cremoso corrisponde a 225 grammi, una cup di arachidi corrisponde a 100 grammi, una cup di riso soffiato corrisponde a 25 grammi. Ciò significa che per approntare l’ etichetta bisogna conoscere, per ogni prodotto, quale è il serving size e a quanti grammi corrisponde la cup.

Per determinare il peso della CUP, è sufficiente dotarsi di un recipiente dalla capacità di 240 ml, riempirlo con il prodotto (se il prodotto è, ad esempio, un biscotto, bisogna sbriciolarlo prima di introdurlo nel recipiente) e pesarne il contenuto.

Per talune tipologie di prodotto, il valore della CUP è definito convenzionalmente, come si può vedere nella pagina del sito web della FDA dedicata alla definizione delle serving size.

Ad esempio, per il tonno in olio, si assume che la serving size sia pari a 85 grammi (3 once) e che la CUP corrisponda a 3 serving size.

La SERVING SIZE, oltre che in CUP o frazioni di CUP, si può esprimere anche con altre unità di misura: cucchiaino (5ml), cucchiaio (15ml), oncia (28g), oncia fluida (30ml)

La serving size è stata stabilita per ogni categoria di prodotto, quindi, non la può decidere il produttore. Recentemente, le serving size sono cambiate; ad esempio, la Serving Size di un barattolo di gelato è passata da 1/2 cup a 2/3 di cup, la serving size delle bevande gassate è passata da 8 once a 12 once, ecc.

SUL SITO DELL’ FDA, TROVI I VALORI DI SERVING SIZE PER OGNI TIPOLOGIA DI PRODOTTO


Bene! Sei arrivato a buon punto, ma prima di andare avanti nella lettura ti voglio  informare che AEA CONSULENZE ALIMENTARI ha messo a punto un programma per creare le tabelle nutrizionali anche nella versione americana, oltre che nelle versioni europea, australiana e canadese.

Se vuoi avere informazioni più dettagliate in merito, clicca sull’ immagine sottostante:

Programma per Calcolare i Valori Nutrizionali

TIPOLOGIE DI TABELLE DEI VALORI NUTRIZIONALI

Oltre alla tabella standard riportata sopra, vi sono altre tipologie di tabelle da utilizzare a seconda dei casi. Vediamo quali sono i casi che si possono presentare e quali sono le tabelle che si devono utilizzare allo scopo.

PRODOTTO ALIMENTARE CHE CONTIENE MENO DEL DOPPIO DELLA PORZIONE (SERVING SIZE)

Supponiamo che la serving size di un determinato prodotto sia pari a 60 grammi e che la confezione pesi 100 grammi. In questo caso, la confezione pesa meno del doppio della serving size e, pertanto, ai fini del calcolo dei valori nutrizionali il peso della confezione coincide con la serving size. Il tipo di tabella da utilizzare, in questo caso, è quello standard riportato all’ inizio del paragrafo dove la serving size è pari a 100 grammi.

PRODOTTO ALIMENTARE COSTITUITO DA PIU’ CONFEZIONI MONODOSE

Nel caso di prodotti costituiti da più confezioni monodose (ad esempio, una vaschetta da 300 grammi contenente 6 merendine da 50 grammi/cad. ognuna delle quali è etichettata con tutte le informazioni richieste, compresa l’ etichettatura nutrizionale), il numero di serving size è pari al numero delle singole confezioni monodose presenti all’ interno del prodotto e la serving size è pari a 50 grammi.

PRODOTTI CONTENENTI LIQUIDI CHE NON VENGONO NORMAMENTE CONSUMATI

Ad esempio, tonno al naturale, ciliegie al maraschino, verdure sotto aceto, frutta sciroppata. In questi casi, sia la dichiarazione ingredienti che la dichiarazione dei valori nutrizionali, devono essere riferiti al prodotto sgocciolato.

TABELLA DEI VALORI NUTRIZIONALI IN 2 LINGUE

Se l’etichettatura nutrizionale deve figurare in una seconda lingua, le informazioni nutrizionali possono essere presentate in un’etichetta nutrizionale separata per ciascuna lingua o in un’etichetta nutrizionale con le informazioni nella seconda lingua successiva a quella in inglese. I caratteri numerici identici in entrambe le lingue non devono essere ripetuti. Tutte le informazioni richieste devono essere riportate in entrambi le lingue.

TABELLA DEI VALORI NUTRIZIONALI CON INFORMAZIONI VOLONTARIE

Nel caso in cui si vogliano inserire le dichiarazioni volontarie, esse devono rispettare un ordine ben preciso, come si può vedere dalla figura sottostante:

tabella dei valori nutrizionali americana con informazioni volontarie

PRODOTTI COSTITUITI DA 2 o PIU’ COMPONENTI

Se abbiamo un prodotto costituito da più componenti che possono essere consumati separatamente, l’ etichetta può riportare sia un un’ unica tabella dei valori nutrizionali, sia una tabella con più colonne, ognuna riportante i valori nutrizionali di ogni singolo componente del prodotto; si parla, in questo caso, di tabella aggregata:

tabella dei valori nutrizionali americana aggregata

CONFEZIONI CHE CONTENGONO UNA QUANTITA’ DI PRODOTTO SUPERIORE AD 1 SERVING SIZE E CHE PUO’ ESSERE CONSUMATO SIA A RIPRESE CHE IN UNA SOLA VOLTA

E’ il caso, ad esempio, di un vasetto di yogurt di 250 grammi, la cui serving size è pari a 170 grammi. Ebbene, esso potrebbe essere consumato tutto in una volta oppure a più riprese.

In questo caso la tabella dei valori nutrizionali deve riportare 2 colonne, una che si riferisce al serving size ed un’ altra che si riferisce alla confezione (container). Esempio di tabella in questione:

tabella dei valori nutrizionali americana per serving e confezione

CONFEZIONE CON SPAZIO UTILE IN ALTEZZA LIMITATO ( INFERIORE A 3 POLLICI, CORRISPONDENTE A 7,5 CM CIRCA)

Quando lo spazio utile in altezza è insufficiente (inferiore a 3 pollici circa), è consentito utilizzare una tabella dei valori nutrizionale orizzontale. Nella figura sottostante puoi vedere un esempio:

tabella dei valori nutrizionali americana orizzontale

TABELLA VERTICALE CON SALI MINERALI E VITAMINA D SU DUE COLONNE

Questa tabella si utilizza quando non vi è sufficiente spazio in altezza. In questo caso, i valori nutrizionali dei sali minerali e della vitamina D  vengono riportati affiancati su 2 colonne.

tabella valori nutrizionali americana con dati affiancati

CONFEZIONI CHE HANNO UNA SUPERFICIE TOTALE DISPONIBILE INFERIORE A 40 POLLICI QUADRATI (CHE CORRISPONDE A CIRCA 258 CM QUADRATI)

In questo caso si può utilizzare una tabella orizzontale, tipo questa sotto riportata:

tabella dei valori nutrizionali americana orizzontale per area inferiore a 40 pollici quadrati

CONFEZIONI CHE HANNO UNA SUPERFICIE INFERIORE A 12 POLLICI QUADRATI (CORRISPONDENTI A CIRCA 77 CM QUADRATI) OPPURE INFERIORE A 40 POLLICI QUADRATI MA DI FORMA TALE CHE NON POSSONO OSPITARE UNA TABELLA

In questi casi, si può adottare la forma lineare illustrata nell’ immagine sottostante:

valori nutrizionali in forma lineare

CONCLUSIONI

Spero che la guida che hai appena letto possa esserti utile per predisporre le etichette dei prodotti alimentari che devi esportare in America.

La materia è piuttosto complessa e molti aspetti non sono stati trattati in questa guida; tuttavia, le informazioni riportate dovrebbero essere sufficienti.

Non esitare a contattarmi per approfondimenti in merito; il mio numero di cellulare è il seguente: 3478323703

GELSOMINO PANICO

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